La Crocifissione di Sant'Andrea è un dipinto di Caravaggio. L'opera si trova presso il Museo d'arte di Cleveland. Caravaggio arriva in segreto a Napoli dopo essersi macchiato di un omicidio. Qui però non passa inosservato siccome tutti conoscono i suoi dipinti e la sua fama. Quindi Il viceré di Napoli e conte di Benavente, venuto a conoscenza dell’arrivo di Caravaggio a Napoli, decide di commissionargli un quadro sulla crocifissione di sant’Andrea. Sceglie questo soggetto perché in quell’anno è impegnato nei lavori di ristrutturazione della
cripta di sant’Andrea nella Cattedrale di Amalfi, forse aveva intenzione di porre la tela nella struttura. Guardando l’opera possiamo vedere la crocifissione del santo e diversa da quella del Cristo, l'apostolo è stato inchiodato su una Croce a forma di x da qui il nome della “Croce di Sant’Andrea”. Secondo la tradizione, fu lo stesso Andrea a chiedere di essere crocifisso su una croce diversa da quella di Gesù, non voleva mettersi sullo stesso piano del Signore. Lo stesso motivo per cui San Pietro si è fatto inchiodare ad una croce capovolta. Oltre al santo crocifisso che salta subito agli occhi dello spettatore, in basso vediamo diverse figure intorno a lui.Vediamo un uomo vestito di nero che gli sta parlando, ed altre tre figure intorno. Sulla sinistra vediamo un altra figura proprio accanto al santo tutta presa a stringere le corde attorno al polso del martire, causandogli molto dolore. Il volto del santo è molto provato dalle torture. Però non rinuncia alla sua fede cristiana, preferisce morire nel dolore.
Caravaggio dipinge l’ultimo istante della vita del santo, la chiave è tutta nello sguardo del protagonista, occhi sbarrati, la sua bocca sta emettendo l’ultimo respiro e il corpo effettua un’ultima contrazione prima di lasciarsi andare definitivamente.
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